La gassificazione è un processo chimico che permette di
 convertire materiale ricco in carbonio, quale il carbone, il petrolio, o
 le biomasse, in monossido di carbonio, idrogeno e altri composti 
gassosi.
Il processo di degradazione termica avviene a 
temperature elevate (superiori a 700-800 °C), in presenza di una 
percentuale sotto-stechiometrica di un agente ossidante: tipicamente 
aria (ossigeno) o vapore. La miscela gassosa risultante costituisce 
quello che viene definito gas di sintesi (syngas) e rappresenta essa 
stessa un combustibile. La gassificazione è un metodo per ottenere 
energia da differenti tipi di materiali organici e trova anche 
applicazione nel trattamento termico dei rifiuti (a tal proposito vedi 
gassificatore). L'uso del processo di gassificazione per la produzione 
di calore presenta alcuni vantaggi rispetto alla combustione diretta, al
 contempo introduce però complicazioni impiantistiche. Il syngas può 
essere bruciato direttamente in motori a combustione interna, utilizzato
 per produrre metanolo o idrogeno, o convertito tramite il processo 
Fischer-Tropsch in combustibile sintetico. Ad oggi tuttavia impianti che
 producono combustibili sintetici da gassificazione sono assai poco 
numerosi ed utilizzano principalmente il carbone come materia prima. La 
gassificazione può anche utilizzare materie prime altrimenti poco utili 
quali combustibili, come i rifiuti organici. Inoltre, il processo di 
gassificazione permette di togliere con le ceneri elementi altrimenti 
problematici per la successiva fase di combustione, quali ad esempio 
cloro e potassio, consentendo la produzione di un gas molto pulito.
La combustione dei combustibili fossili è 
attualmente ampiamente utilizzata su scala industriale per produrre 
energia elettrica. Però, considerato che quasi ogni tipo di materiale 
organico può essere utilizzato quale materia prima per la 
gassificazione, come il legno, la biomassa, o persino la plastica, 
questa può essere una tecnologia utile nell'ambito dell'incremento del 
contributo fornito dall'energia rinnovabile. Al processo di 
gassificazione della biomassa, come agli altri processi di combustione, 
potrebbero venire applicate tecnologie per il sequestro delle emissioni 
di anidride carbonica.
La gassificazione si fonda su processi chimici che
 avvengono a temperature superiori ai 700 °C, il che la differenzia dai 
processi biologici quali la digestione anaerobica che produce biogas a 
temperature di poco superiori a quella ambiente.
 

 
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